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Basta con i Giochetti. Sei un Uomo non una Strategia

Ci sono cose che, se sei un uomo, prima o poi sei costretto a capire. Non per diventare più bravo con le donne, ma per diventare più vero con te stesso. Per smettere di rincorrere approvazione. Per iniziare a scegliere — e non solo sperare — nelle tue relazioni.


Io sono Coach Lorenzo, fondatore di SOS Attrazione. E oggi non ti parlerò di strategie, frasi fatte o giochi mentali per "piacere alle donne". Oggi parliamo di realtà. Quella che nessuno ti racconta. Quella che ti libera.


Molti uomini si muovono nel mondo delle relazioni con una mappa sbagliata. Gli è stato detto che devono diventare una sfida, un premio, una fonte inesauribile di emozioni. Gli è stato spiegato che l’unico modo per farsi scegliere da una donna è confonderla. Togliere attenzione. Sparire. Manipolare.


Certo, alcune di queste idee si appoggiano su dinamiche psicologiche vere. Ma chi te le racconta, spesso, le usa male. Le trasforma in strategie di controllo. E lì, smettono di essere strumenti di relazione. Diventano strumenti di manipolazione.


E la manipolazione non crea legami. Crea dipendenze. Crea relazioni instabili. E crea uomini che, invece di centrarsi su sé stessi, si trasformano in prestigiatori emotivi sempre in cerca di un colpo di scena. Uomini svuotati.


Allora mettiamo ordine. Partiamo dai falsi miti più diffusi.


Primo mito: le donne vogliono sempre la sfida.


Non è vero. Una donna sana non cerca confusione. Non si attacca all’uomo che la fa sentire insicura. Non si lega al mistero fine a sé stesso. Una donna sana cerca coerenza. Cerca energia stabile. Vuole qualcuno che sappia stare in piedi anche quando lei vacilla. Qualcuno che non ha bisogno di sparire per sembrare forte.


La vera sfida per una donna non è capire se piaci o no. È capire se sei vero. Se sei all’altezza di te stesso. Se sai restare. Non come reazione, ma come scelta.


Secondo mito: devi essere il premio.


Molti uomini si convincono che per attrarre una donna devono mettersi su un piedistallo. Restare freddi, distaccati, inarrivabili. Ma quel comportamento non ti rende più desiderabile. Ti rende più vuoto. Perché se il tuo valore si basa solo sul farti desiderare… allora tu non hai valore. Hai solo una maschera.


Una donna sana non cerca un premio. Cerca un pari. Qualcuno con cui costruire, non qualcuno da conquistare. Qualcuno che si fa vedere per davvero, e non si nasconde dietro il teatro del “vedo non vedo”.


Terzo mito: devi essere la sua adrenalina.


Ti hanno detto che devi stupirla, intrattenerla, farla sentire viva. E tu magari ci provi. Sempre a inventarti qualcosa. Sempre a generare emozioni forti. Ma sai cosa succede? Ti esaurisci. Diventi un uomo-spettacolo. Diventi Netflix. Ma nessuna vuole costruire un futuro con una piattaforma d’intrattenimento.


La vera eccitazione emotiva non nasce dal rumore. Nasce dal silenzio condiviso. Da uno sguardo che non ha bisogno di dire nulla. Dalla tua capacità di esserci anche quando lei è nel caos. Di rimanere stabile, senza bisogno di aggiustare tutto.


Quarto mito: dosare la validazione per tenerla agganciata.


Sì, il rinforzo intermittente funziona. Ma funziona sulle slot machine. Funziona nelle dinamiche tossiche. E tu non sei un casinò. Tu sei un uomo. Se usi l’approvazione come leva per controllare una donna, non stai costruendo intimità. Stai alimentando un gioco malato dove entrambi vi svuotate a vicenda.


Una donna sana non vuole essere “addestrata” a rincorrerti. Vuole sentirsi vista. Vuole sapere che la tua attenzione non è un premio da guadagnarsi con il sacrificio, ma un dono che nasce dalla tua libertà. Se la dai, falla valere. Se non la dai, che sia per rispetto, non per strategia.


E allora arrivi alla vera domanda: come si costruisce attrazione reale, rispetto, connessione autentica?


La risposta è semplice, ma non comoda: diventa l’uomo che non ha bisogno di giocare. L’uomo che non confonde presenza con bisogno. L’uomo che non seduce per confermarsi, ma che si mostra perché è centrato.


Quando tu inizi a vivere bene anche senza che lei ti scelga, quando smetti di usare la tua attenzione come un’arma e inizi a condividerla come un atto di libertà, diventi raro.


E quando sei raro, sei ricordato. Quando sei autentico, sei scelto. Quando sei stabile, sei rispettato.


Non hai bisogno di inventarti un personaggio. Hai bisogno di essere te stesso in versione coerente. Più connesso. Più lucido. Più vivo.


Non essere la sua fuga. Sii il suo specchio.

Non darle emozioni. Dalle presenza.

Non cercare di conquistarla. Costruisciti.


Perché l’uomo che ha imparato a stare bene con sé stesso… non ha più bisogno di essere scelto.


È lui a scegliere.



 
 

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